Page 2316 - Shakespeare - Vol. 1
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LONGAVILLE
Da che c’è lei, si stimano fulgidi i carbonari.
RE
Certo, e gli etiopi vantano il proprio colorito.
DUMAINE
Al buio non più candele, luce e buio sono uguali.
BEROWNE
Piove? Le vostre amate non mettano fuori il naso,
temendo che i colori vengan lavati via.
RE
Birùn, per dirla tonda, la tua dovrebbe farlo,
o trovo un viso sporco più bello stamattina.
BEROWNE
Vi proverò che è bella, o starò qui a parlare
sino al dì del giudizio universale.
RE
Allora non vedrai diavol di lei più orribile.
DUMAINE
Mai visto un uomo avere più cara cosa vile!
LONGAVILLE
Guarda, è qui la tua bella.
(gli mostra una scarpa)
Somiglia alla mia scarpa.
BEROWNE
Se fossero lastricate co’ tuoi occhi le strade,
sarebbe troppo fine per pestarle il suo piede.
DUMAINE
Oh, vile! Ciò che trovasi più in sù delle sue gambe

