Page 2257 - Shakespeare - Vol. 1
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In quanto a Giachenetta - così appellasi il vaso più fragile - la quale
appresi col sopranomato cafone, io tengola qual vascello de la collera della
tua legge, e al minimo de’ tua cenni squisiti meneròttela pel processo. Il
tuo con ogni complimento di devoto e accorato calor di zelo,
Don Adriano de Armado
BEROWNE
Non è buona come speravo, ma la migliore che abbia udita.
RE
Sicuro, la migliore delle peggiori. Ma tu, gaglioffo, cosa mi dici di
quest’accusa?
MELACOT T A
Vostra eccellenza, confesso la ragazzuola.
RE
Non hai sentito il mio bando?
MELACOT T A
Confesso di averlo assai sentito ma ben poco ascoltato.
RE
Il bando commina un anno di restrizione a chi è sorpreso con una ragazza.
MELACOT T A
Ma eccellenza, a me non m’hanno sorpreso per nisba con una ragazza;
m’hanno sorpreso con una donzella.
RE
Bene, il bando diceva proprio “donzella”.
MELACOT T A
Urca, la mia non era neanche una donzella, sire: l’era una vergine.
RE
È una variante prevista anch’essa, il bando includeva le vergini.
MELACOT T A

