Page 2031 - Shakespeare - Vol. 1
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DEMET RIO
No, finché
non avrò inguainato la mia nel suo petto
e non gli avrò ricacciato in gola quelle parole offensive
che mi ha qui soffiato addosso per il mio disonore. 65
CHIRONE
A questo son preparato e ben deciso,
insolente vigliacco, che tuoni con la lingua
e con la tua arma non osi far nulla!
AARON
Basta, dico!
Per gli dèi adorati dai valorosi Goti,
questa meschina lite ci perderà tutti.
Ma, signori, non ci pensate quant’è pericoloso
intromettersi 66 nei diritti di un principe?
Che? Lavinia è diventata così dissoluta
o Bassiano così degenerato,
che per amor suo si può dar corso a tali litigi
senza restrizione, giudizio, o vendetta?
Giovani signori, attenti, se l’imperatrice sapesse
il tema di questa discordanza, 67 la sua musica non vi piacerebbe.
CHIRONE
Non me ne importa che lo sappia lei e tutto il mondo:
io amo Lavinia più di tutto il mondo.
DEMET RIO
Ragazzino, impara a fare scelte più modeste:
Lavinia è la speranza del tuo fratello maggiore. 68
AARON
Ma che, siete matti? O non sapete
quanto sono furiosi e intolleranti i Romani
e non sopportano rivali in amore?
Ve lo dico io, signori, con queste idee non tramate
che la vostra morte.
CHIRONE