Page 2030 - Shakespeare - Vol. 1
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e posso, per quel che ne sai, essere amato.

CHIRONE

 Demetrio, tu fai l’arrogante in ogni cosa,
 e anche in quest’affare vuoi mettermi sotto con le tue sbruffonate.
 Non è la differenza di un anno o due
 a far me meno gradito o te più fortunato:
 sono capace e adatto quanto te
 a servire e meritare le grazie della mia signora;
 e questo lo proverà su di te la mia spada,
 sostenendo la passione che ho per Lavinia.

AARON

 Guardie, guardie! 62 questi innamorati turbano la pace.

DEMET RIO

 Cosa, ragazzo! se nostra madre, sconsideratamente,
 ti ha dato uno spadino da portare al ballo, 63
 hai perso la testa al punto da minacciare i tuoi amici?
 Via, tienila incollata nel fodero la tua lama di latta
 finché non saprai maneggiarla meglio.

CHIRONE

 Intanto, mio signore, con la mia poca abilità
 ti farò provare fin in fondo quanto so osare.

DEMET RIO

 Ah, ragazzo, ti fai così audace?

                                                          Si affrontano.

AARON

                Allora, che succede, signori?
 Osate sguainare le spade così vicino al palazzo dell’imperatore
 e scatenare in pubblico un simile litigio?
 So bene 64 la ragione di questo malanimo,
 e non vorrei, per un milione in oro,
 che fosse conosciuta da chi più ne è interessato;
 né vorrebbe la vostra nobile madre, per molto di più,
 essere così disonorata alla corte di Roma.
 Vergogna, via le spade.
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