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e festeggiare il suo felice ritorno a Roma,
il popolo accetterà chi lui presceglie.
TITO
Tribuni, vi ringrazio, e questa richiesta avanzo
che eleggiate il primogenito del nostro imperatore,
Saturnino, le cui virtù, io spero,
splenderanno su Roma come i raggi di Titano 21 sulla terra
e faranno maturare la giustizia in questa nazione.
Quindi, se volete scegliere secondo il mio consiglio,
incoronate lui e dite «A lungo viva il nostro imperatore!».
MARCO
Con i voti e gli applausi, di ogni classe,
patrizi e plebei, noi creiamo
Saturnino grande imperatore di Roma,
e diciamo «A lungo viva il nostro Imperatore Saturnino!».
Fanfara prolungata mentre essi scendono dall’alto. 22
SAT URNINO
Tito Andronico, per il favore che oggi
ci hai fatto, nella nostra elezione,
io ti rendo grazie, come parte di quanto meriti,
e con i fatti compenserò la tua gentilezza.
E come prima cosa, Tito, per elevare
il tuo nome e la tua onorevole famiglia,
Lavinia farò mia imperatrice,
regale signora di Roma, signora del mio cuore,
e nel sacro Panteon la sposerò.
Dimmi, Andronico, ti aggrada questa proposta?
TITO
Sì, mio degno signore, e in questa unione
mi ritengo altamente onorato da Vostra Grazia;
e qui, al cospetto di Roma, a Saturnino,
re e capo della nostra nazione,
imperatore del vasto mondo, io consacro
la mia spada, il mio carro, e i miei prigionieri,
doni ben degni dell’imperiale signore di Roma.
Accettali, dunque, come il tributo che ti devo,