Page 1807 - Shakespeare - Vol. 1
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DUCA                                                 [Esce]

 Lo conoscete bene?

VALENT INO

 Quanto me stesso: dalla prima infanzia
 ci siamo frequentati, da amici inseparabili.
 E mentre io ho fatto il perdigiorno,
 mancando di far tesoro del mio tempo
 per adornare i miei anni di angeliche perfezioni,
 Ser Proteo, invece - tale infatti è il suo nome -
 ha fatto buon uso e tratto alto profitto dai suoi.
 Giovane d’anni e maturo d’esperienza,
 di fervido intelletto e sicuro giudizio,
 in una parola - e inadeguate ai suoi meriti
 son tutte le lodi che gli sto tributando -
 egli è perfetto nel corpo e nello spirito,
 con tutte le doti che in dote ha un gentiluomo.

DUCA

 Diamine, signore! Se è all’altezza di quanto dite,
 costui par degno dell’amore d’un’imperatrice,
 e ad un imperator d’esser ministro.
 Orbene, signore: cotesto gentiluomo è venuto da me
 commendato da personaggi d’alto rango,
 e qui egli intende restar per qualche tempo.
 Penso che queste non sian per voi cattive nuove.

VALENT INO

 Se mi restava un desiderio, era proprio questo.

DUCA

 Dategli dunque il benvenuto che merita.
 Silvia, parlo anche a voi, e a voi, Ser Turione:
 Valentino non abbisogna d’altri inviti.
 Ve lo manderò qui tra pochi istanti.

VALENT INO

 È lui il gentiluomo - come narrai a Vossignoria -
 che sarebbe venuto con me se la sua bella
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