Page 1644 - Shakespeare - Vol. 1
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Tutti allora si son buttati addosso
a me, mi hanno legato e trascinato
a un’umida cantina, abbandonandomi
lì col mio servo, anche lui ben legato,
finché, a furia di morsi, son riuscito
a spezzare le corde e a scappar via.
Riconquistata la mia libertà,
sono corso ai tuoi piedi, a supplicarti
che mi sia resa ampia soddisfazione
della vergogna indegna che ho subìto.
ANGELO
Signore, invero, fino a un certo punto
posso testimoniarlo: a casa sua
non ha pranzato, e la porta era chiusa.
DUCA
Ma aveva avuto la catena, o no?
ANGELO
Sì, mio signore, e quando è corso qui
questa gente l’ha vista sul suo petto.
SECONDO MERCANTE
[ad Antifolo]
Di più: ho sentito con queste mie orecchie
quando lo ammettevate, mentre prima
lo avevate negato giù al mercato;
per questo vi ho assalito con la spada,
e siete corso dentro l’abbazia,
da dove, penso, siete poi uscito
grazie a un vero miracolo.
ANTIFOLO E.
Ma io
non ho mai messo piede in quel convento,
la vostra spada non mi ha minacciato,
non ho visto catene - e lo sa Dio
che tutte queste storie sono false.