Page 1589 - Shakespeare - Vol. 1
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Ma allora forse l’ho sposata in sogno,
o forse sogno adesso, e credo solo
di ascoltare parole inesistenti.
Quale errore confonde le mie orecchie,
i miei occhi? Finché non si fa luce
sarà meglio prestarsi a questo gioco.
LUCIANA
Dromio? Va’ a dire ai servi che preparino.
DROMIO S.
[a parte]
Dov’è un rosario? Per i miei peccati
io voglio farmi il segno della Croce.
Questo è il paese delle fate. Che spavento.
Si parla con gli spiriti, i folletti,
con gli uccelli notturni, e se per caso
non ubbidiamo, quelli poi si vendicano,
e ci succhiano il fiato, oppur ci pungono, 29
riempiendoci di lividi bluastri.
LUCIANA
Perché parli da solo, e non rispondi?
Dromio, avanti, parlo con te, lumaca!
DROMIO S.
In un altro mi sono trasformato, 30
non è vero, Signore?
ANTIFOLO S.
Sì, lo credo,
almeno nello spirito; e io pure.
DROMIO S.
No, signore, nell’anima e nel corpo.
ANTIFOLO S.
Eppure tu hai l’aspetto consueto.
DROMIO S.