Page 1539 - Shakespeare - Vol. 1
P. 1539

della 3a persona plurale.

283 IV, v, 46 green: verde di colore, e cioè ‘giovane’.

284 IV, v, 61-62 Petruccio non può sapere che Lucenzio ha sposato Bianca, ed oltretutto il
     matrimonio non è ancora avvenuto: Ortensio che lo conferma (v. 73) dovrebbe semmai
     ricordare che Tranio, travestito da Lucenzio, aveva rinunciato a Bianca. Shakespeare non si cura
     di tali incoerenze, che del resto passano inosservate a lettore e spettatore.

285 IV, v, 75 jealous: sospettoso; cfr. The Two Gentlemen of Verona, III, i, 28.

286 IV, v, 78 untoward: intrattabile, scorbutico (quasi sinonimo di froward con cui rima); per
     conservare la rima finale si è leggermente modificato il senso letterale, non quello sostanziale
     della frase.

287 V, i, 1, Didasc. is out before: questa indicazione è unica in tutto il teatro elisabettiano e
     giacomiano.

288 V, i, 4 I’ll... back: il significato della frase non è chiarissimo - anche se Biondello intende
     chiaramente che vorrà vedere Lucenzio sposato.

289 V, i, 30 Frase proverbiale, che Shakespeare non si perita di usare in più occasioni.

290 V, i, 36-37 God... shipping: altra frase proverbiale per ‘buon viaggio’, ‘buona fortuna’.

291 V, i, 56 offer = venture: cfr. The Winter’s Tale, IV, iv, 767.

292 V, i, 59 copatain: a forma di pan di zucchero (vedi illustrazione a p. 228).

293 V, i, 67 ’cerns = concerns, ma non si capisce la necessità di una aferesi in un brano di prosa.

294 V, i, 69-70 Cosa c’entrino i velai con Bergamo è uno dei misteri della geografia italiana di
     Shakespeare.

295 V, i, 90-91 cony-catched: truffato, raggirato; cfr. sopra, IV, i, 38.

296 V, i, 107 Il verso allude ai Supposes di Gascoine (traduzione de I suppositi dell’Ariosto; cfr. sopra,
     II, i, 400); blear’d: offuscavano, annebbiavano; eyne è il plurale arcaico di eyes (qui per la rima,
     come in altri undici casi in Shakespeare).

297 V, i, 108 packing = plotting (come altrove in Shakespeare); with a witness: senza possibilità di
     errore o dubbio.

298 V, i, 110 fac’d and brav’d: cfr. sopra, IV, iii, 121, 123.

299 V, i, 129 My... dough: proverbiale per ‘far fiasco’, ‘fallire’; cfr. sopra, I, i, 108.

300 V, i, 139 Petruccio gioca con due proverbi: Better late than never e It is never too late to mend;
     nella traduzione si è badato alla rima.

301 V, ii, 3 scapes = escapes, cfr. Othello, I, ii, 136.

302 V, ii, 16 fears: poteva essere usato transitivamente e intransitivamente - onde l’equivoco che
     segue.

303 V, ii, 28-29 shrew, pronunciato ‘shrow’, rima con woe: cfr. sopra, IV, i, 196 e sotto, V, ii, 188-
     189, dove rima con so.

304 V, ii, 32 La battuta di Caterina non è chiarissima; può anche voler dire: ‘e io sono moderata (o
     addirittura: casta) in confronto a te’.

305 V, ii, 40-41 Doppio senso su butt: coda, chiappa, ma anche ‘corna’, onde la traduzione.

306 V, ii, 46 L’uccello che cambiava di cespuglio diveniva difficile bersaglio.

307 V, ii, 54 swift: rapida, veloce, ma anche ‘spiritosa’, benché subito qualificata da currish, per il
     quale cfr. The Two Gentlemen of Verona, IV, iv, 46 («currish thanks»).

308 V, ii, 56 deer: con l’usuale gioco di parola sull’omofono dear.

309 V, ii, 63 sadness: serietà (come altrove in Shakespeare e nel periodo).
   1534   1535   1536   1537   1538   1539   1540   1541   1542   1543   1544