Page 1538 - Shakespeare - Vol. 1
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v. 110.
257 IV, iii, 111 bemete: misurare (unico uso in Shakespeare), ma anche ‘punire’ (mete out
punishment).
258 IV, iii, 121-123 faced: foderato (ovvero: ornato di velluto), ma poi Grumio lo usa nel senso di
‘sfidare’, ‘contrastare’; analogamente, brave vale ‘abbellire’, ‘agghindare’ (cfr. sopra, Prologo, i,
38; I, ii, 216 didascalia e bravery, IV, iii, 57), ma anche ‘sfidare’ (cfr. sotto, V, i, 110). La
traduzione rende questi doppisensi con una lieve modifica.
259 IV, iii, 129 lies in’s throat: proverbiale per ‘mente nella strozza’.
260 IV, iii, 130 loose-bodied: aperta sul davanti (ma sopra la sottana: v. illustrazione e cfr. sotto
skirts, v. 132), con tutte le possibilità di doppisensi che comporta, anche in riferimento alle donne
di facili costumi.
261 IV, iii, 141 bill: atto legale, ma anche la ‘nota’ famigerata, onde la traduzione. Sotto, 147, bill è
usato con altro doppio senso: ‘nota’, e ‘alabarda’, ‘asta’.
262 IV, iii, 143 I’ll prove upon thee: riferimento alla singolar tenzone per dirimere una disputa.
263 IV, iii, 145 and = if, cfr. sopra, I, i, 128, sotto, IV, iv, 55, ecc.
264 IV, iii, 150 odds: possibilità di vincere, ma anche ‘rimasuglio’, ‘scampolo di stoffa’, onde la
traduzione.
265 IV, iii, 153 take it up unto: pigliala su e portala, ma Grumio lo intende nel senso scurrile di:
‘sollevare’, ‘alzare’, così come equivoca su master’s use e su quel che segue... La traduzione
opta per «levare di torno», con solo lieve forzatura di toni.
266 IV, iv, 17 tall = fine, worthy.
267 IV, iv, 36 curious: troppo esigente, difficile.
268 IV, iv, 49 affied: fidanzati formalmente (la cerimonia aveva in pratica valore di matrimonio).
269 IV, iv, 52 Pitchers... ears: proverbiale, forse perché i manici delle brocche si chiamavano ears.
270 IV, iv, 54 happily = haply (spesso usati l’uno per l’altro in Shakespeare).
271 IV, iv, 55 and = if; like, congiuntivo ipotetico.
272 IV, iv, 61 pittance: razione o porzione di cibo. Cfr. sotto, v. 70, One mess.
273 IV, iv, 70 cheer: cibo, vivanda; cfr. sopra, Prologo, ii, 100; III, ii, 186; IV, iii, 37, ecc.
274 IV, iv, 91-92 cum... solum: iscrizione che si trovava spesso sui frontespizi dei libri; certo Biondello
intende qualcos’altro con imprimendum.
275 IV, iv, 93 sufficient: abbiente, finanziariamente solido; cfr. The Merchant of Venice, I, iii, 17.
276 IV, iv, 101 against... come: in vista del vostro arrivo.
277 IV, iv, 105 roundly: senza tante storie, alla brava.
278 IV, v, 12-22 La resa finale di Caterina avviene sulla rinuncia alla referenzialità del linguaggio.
Rush-candle (v. 14): candela di scarsa qualità e poca luce.
279 IV, v, 23 go thy ways: continua, procedi per la tua strada (ways è sopravvivenza dell’antico
genitivo, non plurale; cfr. tedesco geht Eures Weges). Ma la frase ha il senso generico di ‘Va’ là’.
Cfr. sotto, V, ii, 181 e 188.
280 IV, v, 24 bowl: la boccia, che deve seguire la direzione impressa, e non opporsi innaturalmente
(unluckily, v. 25) al bias, ossia al pesetto che dà una particolare inclinazione al suo corso;
l’immagine è quanto mai appropriata.
281 IV, v, 35 A: forma colloquiale di he. La battuta allude anche al fatto che attori maschi facevano
le parti di donna.
282 IV, v, 38-40 Questi versi ripetono un luogo comune, ma echeggiano anche le Metamorfosi di
Ovidio (IV, 392-397), che a sua volta riprende dall’Odissea (VI, 154-157). Allots: antica forma