Page 1531 - Shakespeare - Vol. 1
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parola, o rope-rhetoric, nel senso (attestato nell’epoca) di linguaggio sciocco e ampolloso; altri
     interpretano «retorica che merita il capestro (rope)». L’unico esempio della parola è in
     Shakespeare - l’idea è ripresa a 112, throw a figure [of speech].

 92 I, ii, 114 I gatti, si sa, vedono anche al buio, e quindi il riferimento non è chiaro, se non che
     Grumio, come tende a fare, straparla.

 93 I, ii, 120 other = others: singolare per il plurale, frequente nell’epoca.

 94 I, ii, 133 Well seen = well versed, fully qualified.

 95 I, ii, 155 still: sempre, costantemente (come spesso in Shakespeare).

 96 I, ii, 159 woodcock: sinonimo di ‘stupido’, ‘cialtrone’; cfr. Hamlet, I, iii, 115.

 97 I, ii, 184 Variazione sulla frase proverbiale No sooner said than done (detto fatto), ovvero sul
     suo contrario: It is sooner said than done (più facile a dirsi che a farsi).

 98 I, ii, 195 Will I live?: certo, com’è vero che vivo.

 99 I, ii, 198 daunt: propriamente, intimorire.

100 I, ii, 201 chafed: irritato, furioso; cfr. Timon of Athens, IV, ii, 138, «The chafed boar»; 3 Henry
     VI, II, v, 126, «a chafed bull».

101 I, ii, 209 fear: qui usato transitivamente; bugs = (oggi) bugbears.

102 I, ii, 215-216 Altro esempio di rima umoristica e un po’ forzata; se ne ha una sfilza dal v. 223 al
     v. 236. Sono state in parte suggerite nella traduzione.

103 I, ii, 243 La figlia di Leda è Elena di Troia; anche qui forse Shakespeare ebbe presenti le
     Metamorfosi di Ovidio o il Doctor Faustus di Marlowe: «Was this the face that launch’d a
     thousand ships?» (V, i, 97, echeggiato anche in Troilus and Cressida , II, ii, 82). Per la visione
     che ne ha W.B. Yeats, cfr. la sua poesia Leda and the Swan.

104 I, ii, 256 Ercole era chiamato anche Alcide, dal nome di un antenato; delle sue dodici fatiche
     parla Apollodoro.

105 I, ii, 259 hearken for: spasimare, fare la posta.

106 I, ii, 265 stead: dare una mano, sostenere; cfr. Othello, I, iii, 338.

107 I, ii, 275 contrive: passare, ingannare il tempo (unico uso del verbo in questa accezione arcaica
     in Shakespeare).

108 I, ii, 281 ben venuto: in italiano nel testo; rima con so del verso precedente.

109 II, i, 15 but... him: se non lo conquisti tu, ovvero ‘ma in ogni caso l’avrai’. Per scorrevolezza,
     lieve forzatura nella traduzione.

110 II, i, 26 hilding: parola spregiativa di incerta origine, compare solo nel 1589; in Romeo and Juliet,
     III, v, 168, è riferita a una donna.

111 II, i, 33-34 La prima è l’usanza cui si sottoponeva la sorella maggiore rimasta zitella alle nozze
     della minore; proverbialmente, le vecchie zitelle guidavano scimmie all’inferno, mentre le sposate
     guidavano i bambini in cielo. La frase passa poi a indicare la frustrazione sessuale.

112 II, i, 56 Cunning: sapiente, esperto; cfr. sotto, 80, e sopra, I, i, 97.

113 II, i, 71 Saving: con tutto il rispetto per. Cfr. The Comedy of Errors, IV, i, 27.

114 II, i, 73 Baccare!: coniato su back con desinenza latina; sorta di latino maccheronico, attribuito a
     chi voglia far sfoggio di conoscerlo. Si trova in drammi popolari dell’epoca e in John Lyly.

115 II, i, 74 doing: arrivare in fondo, fare in fretta (anche con allusione sessuale). Gremio, con la
     rima del verso seguente, ribadisce il senso.

116 II, i, 92 preferment: dar la precedenza.

117 II, i, 110 orchard: propriamente frutteto, orto, ma non si distingueva nettamente dal giardino.
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