Page 1529 - Shakespeare - Vol. 1
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First and Second Fruits (1591) di John Florio.

47 I, i, 33 Il riferimento sembra all’Ars amatoria di Ovidio, menzionata esplicitamente in IV, ii, 8.

48 I, i, 38 as... you: a seconda di come ti va l’inclinazione.

49 I, i, 39 L’idea sembra ripresa dall’Ars poetica di Orazio («qui miscuit utile dulci»), ma è un luogo
    comune dell’epoca.

50 I, i, 42 Shakespeare sembra credere che Padova sia sul mare, ma si riferisce forse ai sistemi
    fluviali, molto più diffusi in quell’epoca in Italia (certo fra Padova e Venezia) e in Inghilterra. Cfr.
    sotto, v. 230, e anche The Two Gentlemen of Verona, per situazioni analoghe.

51 I, i, 47, didascalia pantaloon: questa specificazione identifica Gremio col personaggio del vecchio
    stolido della commedia dell’arte italiana. Cfr. sotto, III, i, 36.

52 I, i, 50 youngest: superlativo in luogo del comparativo (come altrove in Shakespeare).

53 I, i, 55 cart: gioco di parole con court del verso precedente; prostitute e mezzane venivano
    frustate o portate in giro per le strade su un carro (onde il senso spregiativo nei riguardi di
    Caterina). Nella traduzione si è ricorsi ad un gioco di parole analogo.

54 I, i, 58-59 Giochi di parole a ripetizione: to make a stale è: rendere uno zimbello, ma stale è
    anche esca o richiamo per gli uccelli (cfr. sotto, III, i, 88), termine spregiativo per prostituta, e
    infine ‘stallo’ (stalemate) nel gioco degli scacchi; mate è compagno, marito o la posizione
    suddetta negli scacchi. Nella traduzione si è scelto il primo significato, che permette una certa
    continuità semantica (lestofanti-fanti-fantina [maid]).

55 I, i, 62 Iwis: certamente (antico inglese gewis, tedesco gewiss).

56 I, i, 64 Frase proverbiale, ma quanto mai espressiva.

57 I, i, 65 paint: “pitturare” di sangue, graffiando.

58 I, i, 66 Allusione alla litania del Book of Common Prayer; onde la ripetizione al verso seguente,
    nella traduzione.

59 I, i, 68 toward: imminente; rima con froward, parola-chiave nella definizione della bisbetica:
    perversa, caparbia, intrattabile, ma soprattutto: riottosa. - In diversa accezione, toward rima
    con froward in V, ii, 182-183.

60 I, i, 78 peat: usato solo qui in Shakespeare, nel senso, attestato nell’epoca, di ‘piccina’, ma
    anche ‘bambina viziata’. Put finger in the eye, proverbiale per ‘provocare il pianto’, ‘mettersi a
    frignare’; and she knew why = ‘se sapesse perché’, ma preponderante è la rima interna,
    riprodotta nella traduzione con lieve forzatura del senso.

61 I, i, 85 strange = distant, cold, unfriendly.

62 I, i, 87 mew era la gabbia dove si teneva il falcone quando mutava le penne. Cfr. sotto, v. 183.
    L’imagery dalla falconeria è poi ampiamente ripresa.

63 I, i, 97 Prefer: raccomandare, presentare, introdurre; cunning: sapienti, dotti, istruiti. Cfr.
    Prologo, i, 90 e sotto, II, i, 56.

64 I, i, 105 the devil’s dam: propriamente la madre del diavolo, considerata peggiore di lui; in italiano
    ‘versiera’ (arcaico, da avversaria).

65 I, i, 107-108 blow... together: soffiarsi sulle dita per passare, ingannare il tempo aspettando;
    fast... out: arrivare fino in fondo; Our... dough, proverbiale per ‘far fiasco, fallire’.

66 I, i, 115 brooked parle: ha permesso di negoziare (parle = parley).

67 I, i, 128 and = if. Cfr. sopra, 79, e sotto, ii, 107, 111.

68 I, i, 132 high cross: la croce su un piedistallo nel mercato delle città.

69 I, i, 138-139 have to’t afresh: riprenderemo a combattere. Happy... dole : che il suo fato sia di
    essere felice - frase fatta e stantia (altrove in Shakespeare) per ‘buona fortuna a lui!’; così
    quella che segue, e il woo her, wed her sotto, 144.
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