Page 1530 - Shakespeare - Vol. 1
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70 I, i, 151 love in idleness: forse allusione all’idea dell’amore romantico e cortese che fiorisce solo
    nell’animo sgombro da pensieri e altre cure (nel Roman de la Rose la «belle Oyseuse» apre il
    cancello del «giardino della rosa» - cioè dell’amore - e nella traduzione di Chaucer è chiamata
    «Ydelness»). Ma fors’anche allusione scherzosa all’effetto che si riteneva popolarmente avesse il
    fiore chiamato love-in-idleness (cioè la viola del pensiero; cfr. Midsummer’s Night’s Dream , II, i,
    165-168) e comunque all’idea proverbiale che l’amore sia figlio dell’ozio.

71 I, i, 154 Similitudine piuttosto rozza, con riferimento all’Eneide (IV libro) o più probabilmente a
    Dido, Queen of Carthage (pubblicato nel 1594) di Christopher Marlowe, dove Didone confessa
    alla sorella Anna il suo amore per Enea (III, i, 57-79).

72 I, i, 162 La frase latina (scorretta) è ripresa, come in altri casi, dalla Latin Grammar (1542) di
    William Lily, notissima nel periodo (e non dall’ Eunuchus di Terenzio, dov’è originariamente);
    minimo rima con so del verso precedente.

73 I, i, 168 Altra similitudine stantia: la figlia di Agenore, re di Tiro, è Europa, rapita da Giove in
    forma di toro all’isola di Creta, come racconta Ovidio nelle Metamorfosi (II, 846-875).

74 I, i, 190 jump = agree, come together; cfr. Twelfth Night, V, i, 243-244.

75 I, i, 198 Basta: in italiano nel testo.

76 I, i, 203 port: stile di vita, rango sociale. Cfr. sotto, III, i, 35.

77 I, i, 211 sith = since.

78 I, i, 238-239 La rima, secondo la pronuncia del tempo, sembra particolarmente voluta (anche se
    si tratta di versi dozzinali, forse umoristici, come sotto, ai vv. 246-247).

79 I, i, 248-254 È l’ultimo intervento dei personaggi del Prologo (che evidentemente sono nell’upper
    stage, e poi vengono dimenticati) nel corso della commedia - a differenza di A Shrew, dove i
    loro commenti continuano, e la loro storia viene conclusa alla fine.

80 I, ii, 7 rebused: strafalcione di Grumio, probabilmente per abused.

81 I, ii, 11-14 e 16-17 Distici dozzinali a rima baciata, che si tenta di riprodurre in italiano - solfa: da
    sol fa, cantare le note musicali. Cfr. sotto, III, i.

82 I, ii, 28 ’leges = alleges; Grumio scambia l’italiano (che pur dovrebbe conoscere...) per latino.

83 I, ii, 32-33 two... out: il passo è dibattuto. È probabile che ci si riferisca al gioco di carte detto
    Thirty-one (Trente et un , Trentuno), nel quale occorreva assommare trentun semi ( pips); con
    trentadue, come qui, si sballava e Grumio intenderebbe quindi che il suo padrone è andato fuor
    di testa, è ‘sballato’. Per un’altra allusione allo stesso gioco, cfr. sotto, IV, ii, 57.

84 I, ii, 45 this = this is, come spesso nei testi elisabettiani; heavy chance: increscioso
    avvenimento, triste storia.

85 I, ii, 50-51 Cfr. The Two Gentlemen of Verona , I, i, 2: «Home-keeping youth have ever homely
    wits».

86 I, ii, 54 maze: alcuni ritengono che il termine indichi una danza elisabettiana; ma non sembra
    necessario.

87 I, ii, 58 come roundly = speak plainly. Cfr. sotto, III, ii, 212.

88 I, ii, 68 Nella Confessio Amantis di John Gower (?1330-1408), Florenzio per salvarsi la vita deve
    sposare una vecchia megera che gli ha risolto un indovinello (e che la sera delle nozze si
    trasforma in bellissima giovane). La Sibilla Cumana (sotto), di cui parla Ovidio nelle Metamorfosi
    (XIV, 104 sgg.), ha avuto in dono da Apollo la longevità, ma non la giovinezza; proverbiale
    come bisbetica la moglie di Socrate, Santippe.

89 I, ii, 78 aglet-baby: bambola o bambina adorna di pendagli o lustrini (unico esempio della parola
    in Shakespeare); trot = hag.

90 I, ii, 94 board: andare all’arrembaggio, abbordare.

91 I, ii, 111 rope-tricks: spesso emendato in rhetoric, ma è plausibile che Grumio storpi quella
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