Page 1352 - Shakespeare - Vol. 1
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Grumio, i cavalli.

     GRUMIO

Sì, signore, son pronti; la biada se li è pappati. 195

     CAT ERINA

     Quand’è così,
     tu fa’ come vuoi, ma io oggi non vengo.
     No, neanche domani, finché non mi garba.
     La porta è aperta, signore, quella è la strada,
     puoi andartene finché hai le scarpe nuove. 196
     Quanto a me, non andrò finché non mi garba.
     Mi figuro che risulterai un marito scorbutico,
     se ti impunti così fin dall’inizio. 197

     PET RUCCIO

     Oh, Kate, fa’ la brava, ti prego, non ti arrabbiare.

     CAT ERINA

     Invece mi arrabbierò: tu che c’entri?
     Padre, state calmo; resterà finché voglio io.

     GREMIO

     Ahimè, signore, adesso cominciano le storie.

     CAT ERINA

     Signori, procediamo al banchetto nuziale.
     Vedo che la donna vien resa uno zimbello
     se lei non ha la forza di resistere.

     PET RUCCIO

     Loro procederanno, Kate, al tuo comando.
     Obbedite alla sposa, voi del seguito.
     Andate al banchetto, fate baldoria,
     trincate a piena gola alla sua verginità,
     impazzate e gioite, o impiccatevi pure.
     Ma la mia bella Kate se ne viene con me.
     No, non gonfiate il petto, non pestate i piedi,
     non sgranate gli occhi, non inquietatevi:
     sarò ben padrone di quel che è mio. 198
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