Page 1355 - Shakespeare - Vol. 1
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ATTO IV EN
Scena I EN
Entra Grumio.
GRUMIO
All’inferno tutti i cavalli sfiancati, tutti i padroni pazzi e tutte le strade
infangate! C’è mai stato uno più malridotto? C’è mai stato uno più
inzaccherato? 200 C’è mai stato uno più stanco? Mi mandano avanti ad
accendere il fuoco e loro vengono dopo per scaldarsi. Be’, se non fossi un
piccoletto che si scalda subito, 201 le labbra mi si congelerebbero ai denti,
la lingua al palato e il cuore alla pancia, prima che arrivi a un fuoco che mi
scongeli. Ma io mi scalderò soffiando sul fuoco, visto che con questo tempo
uno più grande di me si raggelerebbe. Ehilà, Curzio! 202
Entra Curzio.
CURZIO
Chi è che chiama così freddamente?
GRUMIO
Un pezzo di ghiaccio. Se non ci credi, per scivolarmi dalla spalla al calcagno
ti basterebbe la rincorsa fra la testa e il collo. Un fuoco, buon Curzio.
CURZIO
Vengono il padrone e sua moglie, Grumio?
GRUMIO
Sì, Curzio, sì - perciò fuoco, fuoco, e non buttarci su acqua. 203
CURZIO
È una bisbetica così bollente come dicono?
GRUMIO
Lo era, Curzio, prima di questa gelata. Ma sai che l’inverno doma uomini,