Page 1340 - Shakespeare - Vol. 1
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Voi prendete lo strumento, e intanto suonate;
la sua lezione finirà prima che sia accordato.
ORT ENSIO
Smetterete quando avrò il tono giusto?
LUCENZIO
Questo non sarà mai. Intonate lo strumento.
BIANCA
Dov’eravamo rimasti?
LUCENZIO
Qui, signora:
Hic ibat Simois, hic est Sigeia tellus,
Hic steterat Priami regia celsa senis. 168
BIANCA
Fate la traduzione.
LUCENZIO
Hic ibat, come vi ho detto prima - Simois, io sono Lucenzio - hic est, figlio
di Vincenzo di Pisa - Sigeia tellus, così travestito per ottenere il vostro
amore - Hic steterat, e quel Lucenzio che viene a corteggiarvi - Priami, è
il mio servo Tranio - regia, assumendo le mie vesti - celsa senis, per
ingannare il vecchio pantalone. 169
ORT ENSIO
Madama, il mio strumento è accordato.
BIANCA
Sentiamo. Ma no! Il sol 170 stona.
LUCENZIO
Sputate nel foro, e accordate ancora.
BIANCA
Adesso vediamo se lo so tradurre io: Hic ibat Simois, io non vi conosco -
his est Sigeia tellus, non mi fido di voi - Hic steterat Priami, attento che