Page 1339 - Shakespeare - Vol. 1
P. 1339
ATTO III EN
Scena I EN
Entrano Lucenzio, Ortensio e Bianca.
LUCENZIO
Basta, menestrello. Vi fate troppo audace, signore.
Avete già scordato il benvenuto
che vi ha dato sua sorella Caterina?
ORT ENSIO
Ma, pedante attaccabrighe, questa qui
è la patrona delle armonie celesti.
Concedetemi perciò la precedenza
e quand’avremo passato un’ora di musica
avrete altrettanto per la vostra lezione.
LUCENZIO
Strampalato 164 somaro, che neppure sapete
il motivo per cui la musica fu inventata!
Non fu per rinfrescare la mente umana
dopo gli studi o le fatiche quotidiane? 165
Lasciatemi perciò istruirla in filosofia
e dopo, ammannitele la vostra armonia.
ORT ENSIO
Messere, non tollero queste tue bravate.
BIANCA
Ma signori, mi fate doppiamente torto
litigando su quanto è di mia scelta.
Non sono una scolaretta che si sculaccia, 166
non mi farò legare a orari e imposizioni, 167
ma studierò le lezioni come piace a me.
E per troncare ogni contesa, sediamoci qui.