Page 1302 - Shakespeare - Vol. 1
P. 1302
Esce.
GREMIO
Vattene a casa del diavolo. 64 Hai tante qualità, che qui nessuno ti
trattiene. L’amore non è poi così forte, Ortensio, che non ci si possa
soffiare sulle dita e aspettar che passi. Non tutte le ciambelle riescono col
buco. 65 Addio. Comunque, per l’amore che ho per la mia dolce Bianca, se
mi capiterà di trovare uno adatto a istruirla in ciò che predilige, lo
raccomanderò a suo padre.
ORT ENSIO
Lo farò anch’io, signor Gremio. Ma una parola, vi prego. Sebbene la natura
della nostra rivalità non abbia consentito negoziati, 66 ora, a guardar bene,
conviene a entrambi - per riottenere accesso alla nostra bella e ritrovarci
felici rivali per l’amore di Bianca - adoperarci per ottenere una cosa
specialmente.
GREMIO
E quale, di grazia?
ORT ENSIO
Diamine, trovare un marito a sua sorella.
GREMIO
Un marito? Un diavolo!
ORT ENSIO
Io dico un marito.
GREMIO
E io dico un diavolo. Pensate, Ortensio, che per quanto ricco sia suo padre,
qualcuno sia tanto sciocco da sposare l’inferno?
ORT ENSIO
Sssch, Gremio. Benché sopportare le sue sfuriate superi la vostra pazienza
e la mia, ci saranno pure, amico mio, dei bravi ragazzi al mondo - se 67
solo riusciremo a scovarli - disposti a prendersela con tutti i suoi difetti,
visti i soldi che ha.
GREMIO