Page 1298 - Shakespeare - Vol. 1
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ATTO I EN

                                 Scena I EN

           Squilli di tromba. Entrano Lucenzio e il suo servo Tranio.

LUCENZIO

 Tranio, poiché per il gran desiderio
 di vedere la bella Padova, culla delle arti,
 sono giunto nella ferace Lombardia, 42
 ameno giardino della grande Italia,
 e l’amore e il consenso di mio padre
 m’assicurano il suo benvolere e la tua compagnia
 come fido servitore a tutta prova,
 fermiamoci qui e vediamo di intraprendere
 un corso di dottrina e studi appropriati. 43
 Pisa, rinomata per la serietà dei cittadini,
 ha dato i natali a me e a mio padre,
 mercante molto attivo in tutto il mondo,
 Vincenzo, discendente dei Bentivoglio. 44
 E suo figlio, cresciuto a Firenze,
 è giusto che ripaghi le speranze in lui riposte
 arricchendo d’atti virtuosi la sua sorte.
 Perciò, Tranio, io ora studierò la virtù
 e applicherò quella parte della filosofia
 che tratta della felicità che va raggiunta
 grazie in particolare alla virtù. 45
 Dimmi che pensi, perché ho lasciato Pisa
 e son venuto a Padova come chi abbandona
 una pozza paludosa per tuffarsi in alto mare
 e con la sazietà vuol spegnere la sete.

T RANIO

 Perdonatemi, 46 gentile mio padrone,
 io ho in tutto le vostre stesse inclinazioni,
 felice che confermiate la vostra decisione
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