Page 1292 - Shakespeare - Vol. 1
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spuntano dalla tomaia.
SIGNORE
Il cielo liberi Vossignoria di questa ubbia!
Oh, che un potente di sì alto lignaggio,
con un tal patrimonio e di tal reputazione,
sia invaso da uno spirito così maligno!
SLY
Cosa, volete farmi ammattire? Non sono Christopher Sly, figlio del vecchio
Sly di Burton Heath, 24 di nascita straccivendolo, di mestiere cardaiuolo,
per trasmutazione guardiano d’orsi da circo, e adesso di professione
calderaio? Chiedete a Marian Hacket, la birraia cicciona di Wincot, se non
mi conosce. Se dice che non mi ha marcato a debito quattordici pence di
birretta, marcatemi come il furfante più bugiardo della Cristianità. 25 [Un
Servo gli porta un boccale di birra.] Cosa! mica sono uscito di senno.
Ecco... [Beve.]
TERZO SERVO
Oh, è questo che fa piangere la vostra signora.
SECONDO SERVO
Oh, è questo che fa languire i vostri servi.
SIGNORE Musica.
Ecco perché i vostri parenti evitano la vostra casa,
come scacciati dalla vostra singolare follia.
O nobile signore, rammentati della tua nascita,
richiama i tuoi antichi pensieri dal bando,
e bandisci invece questi vili e abbietti sogni.
Guarda come i tuoi servi ti accudiscono,
ciascuno al suo compito, pronti ad un tuo cenno.
Vuoi della musica? Ascolta, Apollo suona,
e venti usignoli in gabbia cantano.
O vuoi dormire? Ti condurremo a un giaciglio
più morbido e dolce del voluttuoso letto
preparato allo scopo per Semiramide.
Se vuoi camminare, spargeremo stuoie per terra. 26
O vuoi cavalcare? Barderemo i tuoi cavalli