Page 1082 - Shakespeare - Vol. 1
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BLUNT

 Egli non ha amici all’infuori di chi lo è per paura,
 e che l’abbandonerà nel suo estremo bisogno.

RICHMOND

 Tutto gioca a nostro favore; marciamo, dunque, in nome di Dio.
 La speranza verace è rapida e vola con ali di rondine:
 tramuta in numi i re ed in re gli esseri più modesti.

                                                                                       Escono.

                              Scena III EN

Entra re Riccardo in armi, con Norfolk, Ratcliffe e il conte di Surrey, con
                                          altri.

RE RICCARDO

 Qui, piantate la nostra tenda proprio qui, sul campo di Bosworth.
                        [La tenda di Riccardo è rizzata su un lato della scena.]

 Monsignore di Surrey, perché avete un’aria così grave?

SURREY

 Il mio cuore è dieci volte più lieve del mio aspetto.

RE RICCARDO

 Monsignore di Norfolk.

NORFOLK

         Eccomi, graziosissimo sire.

RE RICCARDO

 Norfolk, voleranno botte, eh, non è vero?

NORFOLK

 Ne daremo e ne prenderemo, mio amato signore.

RE RICCARDO

 Tirate su la mia tenda! Stanotte mi coricherò qui...
 Ma dove, domani? Be’, è tutt’uno quanto a questo.
 Chi ha avvistato quanti sono i traditori?
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