Page 587 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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ascondendosi doppo la trave già collocata; o vero, quando la trave non
          fusse tanto grossa che bastasse ad occultar la stella, troverò il posto di

          dove si vegga la medesima trave tagliare in mezo il disco di essa stella,
          effetto che con telescopio esquisito si discerne esquisitamente: e se nel

          luogo di dove tale accidente si scorgerà fusse qualche abitazione, sarà
          tanto più comodo; quando che no, farò piantare un palo ben fermo in

          terra,  con  nota  stabile  per  indice  dove  si  debba  ricostituir  l’occhio
          qualunque  volta  si  voglia  reiterar  l’osservazione:  la  prima  delle  quali

          osservazioni farò intorno al solstizio estivo, per continuar poi di mese in
          mese,  o  quando  più  mi  piacerà,  sino  all’altro  solstizio;  con  la  quale
          osservazione si potrà scoprir l’alzamento ed abbassamento della stella,

          per  piccolo  che  egli  sia.  E  se  in  tal  operazione  succederà  il  poter
          comprender  mutazione  alcuna,  quale  e  quanto  acquisto  si  farà  in

          astronomia? poiché con tal mezo, oltre all’assicurarci del moto annuo,
          potremo  venire  in  cognizione  della  grandezza  e  lontananza  della
          medesima stella.

          SAGR. Io comprendo benissimo tutto il progresso, e parmi l’operazione
          tanto  facile  e  accomodata  al  bisogno,  che  molto  ragionevolmente  si

          potrebbe credere che dall’istesso Copernico o da altro astronomo fusse
          stata messa in atto.

          SALV.  A  me  par  tutto  l’opposito,  perché  non  ha  del  verisimile  che,  se
          alcuno  l’avesse  sperimentata,  non  avesse  fatto  menzione  dell’esito,  se

          succedeva  in  favore  di  questa  o  di  quella  opinione;  oltre  che  né  per
          questo né per altro fine si trova che alcuno si sia valso di tal modo di
          osservare, il quale anco, senza telescopio esatto, malamente si potrebbe

          effettuare.
          SAGR.  Resto  interamente  quieto  di  quanto  dite.  Ma  già  che  ci  avanza

          gran tempo a notte, se voi desiderate ch’io possa trapassarla con quiete,
          non vi sia grave esplicarci quei problemi, la dichiarazione de i quali poco

          fa  domandaste  di  poter  differire  a  dimane;  rendeteci  in  grazia  il  già
          conceduto indulto, e lasciati tutti gli altri ragionamenti da banda, venite

          dichiarandoci come, posti i movimenti che il Copernico attribuisce alla
          Terra, e ritenendo immobile il Sole e le stelle fisse, ne possano seguire
          quei medesimi accidenti  circa gli  alzamenti ed  abbassamenti del  Sole,

          circa le mutazioni delle stagioni e le disequalità de i giorni e delle notti
          etc.,  nel  medesimo  modo  appunto  che  nel  sistema  Tolemaico  assai

          facilmente si apprendono.
          SALV.  Non  si  deve  né  si  può  negare  cosa  che  sia  ricercata  dal  Sig.



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