Page 580 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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medesima  simulazione,  negando  tuttavia  di  intender  la  fallacia?  Dico
          dunque che non l’intendevo allora, ma che ben la capisco al presente,

          mercé dell’avermi voi destato l’intelletto, prima co ’l dirmi risolutamente
          che ella non è nulla, e poi co ’l cominciare a interrogarmi così alla larga,

                                          che cosa fusse quella per la quale io conosceva la
            Stazione, direzione e
                                          stazione  e  retrogradazione  de’  pianeti:  e  perché
            retrogradazione de i
                                          questo  si  conosce  dalla  conferenza  che  si  fa  di
            pianeti si conosce
                                          essi con le stelle fisse, in relazion delle quali si
            in relazione alle
                                          veggono  variare  lor  movimenti  or  verso
            stelle fisse.
                                          occidente ed or verso oriente e tal ora restar come
          immobili, e perché sopra la sfera stellata non ve n’è altra immensamente

          più remota, ed a noi visibile, con la quale possiamo conferir le nostre
          stelle  fisse,  però  vestigio  niuno  possiamo  noi  scorger  nelle  fisse,  che

          risponda a quello che ci apparisce ne’ pianeti. Questo penso io che sia
          quel tanto che voi mi volevi cavar di bocca.
          SALV.  Questo  è,  con  la  giunta  da  vantaggio  della  vostra  sottilissima

          arguzia. E se io con un piccol motto vi apersi la mente, voi con un altro
          fate sovvenire a me, non esser del tutto impossibile che qualche cosa in

          qualche  tempo  si  trovasse  osservabile  tra  le  fisse,  per  la  quale
          comprender si potesse in chi risegga l’annua
                                                                            Indizio nelle stelle
          conversione, talché esse ancora, non men de i                     fisse, simile a quel
          pianeti e del Sole stesso, volesser comparire
                                                                            che si vede ne’ pianeti,
          in giudizio a render testimonianza di tal moto                    per argomento del moto
          a favor della Terra: perch’io non credo che le
                                                                            annuo della Terra.
          stelle  siano  sparse  in  una  sferica  superficie,

          egualmente distanti da un centro, ma stimo che le loro lontananze da noi
          siano  talmente  varie,  che  alcune  ve  ne  possano  esser  2  e  3  volte  più

          remote di alcune altre; talché, quando si trovasse co ’l telescopio qualche
          piccolissima  stella  vicinissima  ad  alcuna  delle  maggiori,  e  che  però

          quella fusse altissima, potrebbe accadere che qualche sensibil mutazione
          succedesse tra di loro, rispondente a quella de i pianeti superiori. E tanto

          sia  detto  per  ora  circa  il  particolare  delle  stelle  poste  nell’eclittica:
          venghiamo  ora  alle  fisse  poste  fuora  dell’eclittica,  ed  intendiamo  un
          cerchio massimo eretto al piano di quella, e sia, per esempio, un cerchio

          che nella sfera stellata risponda al coluro de’                    Le fisse fuori
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          solstizii,   e  segniamolo  CEH,  che  verrà
                                                                             dell’eclittica si elevano
          insieme  ad  esser  un  meridiano,  ed  in  esso
                                                                             ed abbassano più e




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