Page 564 - Giorgio Vasari
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cappelle con molti ornamenti, e particolarmente quella di Domenico

               della  Rovere  cardinale  di  San  Clemente  e  nipote  di  quel  Papa.  Il
               medesimo  fece  fare  col  disegno  di  Baccio  un  palazzo  in  Borgo
               vecchio, che fu allora tenuto molto bello e ben considerato edifizio.
               Fece il medesimo sotto le stanze di Nicola la libreria maggiore, et in

               palazzo la cappella detta di Sisto, la quale è ornata di belle pitture.
               Rifece  similmente  la  fabrica  del  nuovo  spedale  di  Santo  Spirito  in
               Sassi,  la  quale  era  l'anno  1471  arsa  quasi  tutta  da'  fondamenti;

               aggiugnendovi una lunghissima loggia e tutte quelle utili commodità
               che si possono disiderare. E dentro nella lunghezza dello spedale fece
               dipignere storie della vita di papa Sisto dalla nascita insino alla fine di
               quella fabrica, anzi insino al fine della sua vita.

               Fece  anco  il  ponte,  che  dal  nome  di  quel  pontefice  è  detto  ponte
               Sisto,  che  fu  tenuto  opera  eccellente  per  averlo  fatto  Baccio  sì

               gagliardo di spalle e così ben carico di peso, che egli è fortissimo e
               benissimo fondato. Parimente l'anno del Giubileo del 1475 fece molte
               nuove chiesette per Roma, che si conoscono all'arme di papa Sisto, et
               in particolare Santo Apostolo, San Pietro in Vincula e San Sisto. Et al

               cardinal Guglielmo, vescovo d'Ostia, fece il modello della sua chiesa e
               della  facciata  e  delle  scale,  in  quel  modo  che  oggi  si  veggiono.
               Affermano molti che il disegno della chiesa a San Piero a Montorio in
               Roma fu di mano di Baccio, ma io non posso dire con verità d'avere

               trovato  che  così  sia.  La  qual  chiesa  fu  fabricata  a  spese  del  re  di
               Portogallo, quasi nel medesimo tempo che la nazione spagnuola fece
               far in Roma la chiesa di San Iacopo. Fu la virtù di Baccio tanto da
               quel  Pontefice  stimata,  che  non  averebbe  fatto  cosa  alcuna  di

               muraglia  senza  il  parere  di  lui;  onde  l'anno  1480,  intendendo  che
               minacciava  rovina  la  chiesa  e  convento  di  S.  Francesco  d'Ascesi,  vi
               mandò  Baccio,  il  quale  facendo  di  verso  il  piano  un  puntone
               gagliardissimo,  assicurò  del  tutto  quella  maravigliosa  fabrica.  Et  in

               uno sprone fece porre la statua di quel Pontefice, il quale non molti
               anni  inanzi  aveva  fatto  fare  in  quel  convento  medesimo  molti
               apartamenti  di  camere  e  sale,  che  si  riconoscono,  oltre  all'esser
               magnifiche, all'arme che vi si vede del detto Papa; e nel cortile n'è

               una  molto  maggior  che  l'altre,  con  alcuni  versi  latini  in  lode  d'esso
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