Page 562 - Giorgio Vasari
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VITA DI PAULO ROMANO E DI MAESTRO MINO SCULTORI E
DI CHIMENTI CAMICIA ARCHITETTO
Segue ora che noi parliamo di Paolo Romano e di Mino del Regno,
coetanei e della medesima professione, ma molto differenti nelle
qualità de' costumi e dell'arte, perché Pagolo fu modesto et assai
valente, Mino di molto minor valore ma tanto prosuntuoso et
arrogante, che oltra il far suo pien di superbia con le parole, ancora
alzava fuor di modo le proprie fatiche. Nel farsi allogazione da Pio
Secondo pontefice a Paulo scultor romano d'una figura, egli tanto per
invidia lo stimolò et infestollo, che Paolo, il quale era buona et
umilissima persona, fu sforzato a risentirsi. Laonde Mino, sbuffando,
con Paulo voleva giucare mille ducati a fare una figura con esso lui, e
questo con grandissima prosunzione et audacia diceva, conoscendo
egli la natura di Paulo, che non voleva fastidi, non credendo egli che
tal partito accettasse. Ma Paulo accettò l'invito; e Mino mezzo
pentito, solo per onore suo cento ducati giuocò. Fatta la figura fu dato
a Paulo il vanto, come raro et eccellente ch'egli era; e Mino fu scorto
per quella persona nell'arte, che più con le parole che con l'opre
valeva. Sono di mano di Mino a Monte Cassino, luogo de' Monaci neri
del regno di Napoli, una sepoltura, et in Napoli alcune cose di marmo.
In Roma il San Piero e San Paolo, che sono a' piè delle scale di San
Pietro et in San Pietro la sepoltura di papa Paolo Secondo. E la figura
che fece Paulo a concorrenza di Mino fu il San Paulo, ch'all'entrata del
ponte Sant'Angelo, su un basamento di marmo si vede; il quale molto
tempo stette inanzi alla cappella di Sisto Quarto, non conosciuto.
Avvenne poi che Clemente Settimo pontefice un giorno diede d'occhio
a questa figura, e per essere egli di tali essercizii intendente e
giudicioso, gli piacque molto. Per il che egli deliberò di far fare un San
Pietro della grandezza medesima, et insieme, alla entrata di Ponte
Sant'Angelo, dove erano dedicate a questi apostoli due cappellette di
marmo, levar quelle che impedivano la vista al castello e mettervi
queste due statue.