Page 1884 - Giorgio Vasari
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una al signor Floriano Antimini; alla Mota, castel pure del Friuli, una
               al  magnifico  Messer  Marco  Zeno,  con  bellissimo  cortile  e  portici
               intorno  intorno.  Alla  Fratta,  castel  del  Polesine,  una  gran  fabrica  al
               signor Francesco Badoaro, con alcune logge bellissime e capricciose;
               similmente vicino ad Asolo, castello del Trevisano, ha condotto una

               molto comoda abitazione al reverendissimo signor Daniello Barbaro,
               eletto d'Aquileia, che ha scritto sopra Vitruvio, et al clarissimo Messer
               Marcantonio suo fratello, con tanto bell'ordine, che meglio e più non

               si  può  imaginare,  e  fra  l'altre  cose  vi  ha  fatto  una  fontana  molto
               simile  a  quella  che  fece  fare  papa  Giulio  in  Roma  alla  sua  vigna
               Giulia,  con  ornamenti  per  tutto  di  stucchi  e  pitture  fatti  da  maestri
               eccellenti.  In  Genova  ha  fatto  Messer  Luca  Giustiniano  una  fabrica
               con  disegno  del  Palladio,  che  è  tenuta  bellissima,  come  sono  anco

               tutte  le  sopra  scritte,  delle  quali  sarebbe  stata  lunghissima  storia
               voler  raccontare  molti  particolari  di  belle  e  strane  invenzioni  e
               capricci.  E  perché  tosto  verrà  in  luce  un'opera  del  Palladio,  dove

               saranno  stampati  due  libri  d'edifizii  antichi  et  uno  di  quelli  che  ha
               fatto egli stesso edificare, non dirò altro di lui, perché questa basterà
               a farlo conoscere per quello eccellente architetto ch'egli è tenuto da
               chiunche vede l'opere sue bellissime, senzaché essendo anco giovane
               et attendendo continuamente agli studii dell'arte, si possono sperare

               ogni giorno di lui cose maggiori.

               Non  tacerò  che  a  tanta  virtù  ha  congiunta  una  sì  affabile  e  gentil
               natura,  che  lo  rende  appresso  d'ognuno  amabilissimo.  Onde  ha
               meritato  d'essere  stato  accettato  nel  numero  degl'Accademici  del
               disegno fiorentini, insieme col Danese, Giuseppo Salviati, il Tintoretto

               e Batista Farinato da Verona, come si dirà in altro luogo, parlando di
               detti Accademici.

               Bonifazio pittore viniziano, del quale non ho prima avuto cognizione,
               è  degno  anch'esso  di  essere  nel  numero  di  tanti  eccellenti  artefici
               annoverato per essere molto pratico e valente coloritore. Costui oltre
               a molti quadri e ritratti, che sono per Vinezia, ha fatto nella chiesa de'

               Servi della medesima città, all'altare delle reliquie, una tavola dove è
               un Cristo con gl'Apostoli intorno, e Filippo che par che dica: "Domine
               ostende nobis patrem"; la quale è condotta con molto bella e buona
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