Page 1883 - Giorgio Vasari
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In Vinezia ha principiato il medesimo molte fabriche, ma una sopra
tutte, che è maravigliosa e notabilissima, a imitazione delle case che
solevano far gl'antichi, nel monasterio della Carità. L'atrio di questa è
largo piedi quaranta e lungo 54, che tanto è a punto il diametro del
quadrato, essendo le sue ali una delle tre parti e mezzo della
lunghezza. Le colonne, che sono corinte, sono grosse piedi tre e
mezzo et altre 35. Dall'atrio si va nel peristilio, cioè in un claustro
(così chiamano i frati i loro cortili) il quale dalla parte di verso l'atrio è
diviso in cinque parti e dai fianchi in sette, con tre ordini di colonne
l'un sopra l'altro, che il dorico è di sotto, e sopra il ionico et il corinto.
Dirimpetto all'atrio è il refettorio, lungo due quadri e alto insino al
piano del peristilio, con le sue officine intorno commodissime. Le
scale sono a lumaca et in forma ovale, e non hanno né muro, né
colonna, né parte di mezzo che le regga, sono larghe piedi tredici, e
gli scalini nel posare si reggono l'un l'altro per essere fitti nel muro.
Questo edifizio è tutto fatto di pietre cotte, cioè mattoni, salvo le
base delle colonne, i capitegli, l'imposte degl'archi, le scale, le
superficie delle cornici e le finestre tutte e le porte.
Il medesimo Palladio ai monaci neri di San Benedetto, nel loro
monasterio di San Giorgio Maggiore di Vinezia, ha fatto un
grandissimo e bellissimo refettorio col suo ricetto innanzi, et ha
cominciato a fondare una nuova chiesa, con sì bell'ordine, secondo
che mostra il modello, che se fie condotto a fine riuscirà opera
stupenda e bellissima. Ha oltre ciò cominciato la facciata della chiesa
di S. Francesco della Vigna, la quale fa fare di pietra istriana il
reverendissimo Grimani, patriarca d'Aquileia, con molto magnifica
spesa. Sono le colonne larghe da piè palmi quattro et alte quaranta
d'ordine corinto, e di già è murato da piè tutto l'imbasamento. Alle
Gambaraie, luogo vicino a Vinezia sette miglia, in sul fiume della
Brenta ha fatto l'istesso Palladio una molto comoda abitazione a
Messer Niccolò e Messer Luigi Foscari, gentiluomini viniziani. Un'altra
n'ha fatta a Marocco villa del Mestrino al cavalier Mozzenigo. A
Piombino una a Messer Giorgio Cornaro, una alla Montagnama al
magnifico Messer Francesco Pisani, et a Zigogiari in sul Padovano una
al conte Adovardo da Tiene gentiluomo vicentino; in Udine del Friuli