Page 1881 - Giorgio Vasari
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una Iustizia, ma il Danese considerò che in quel luogo il Sole è più a
proposito. Questa ha una verga d'oro nella mano manca et uno scetro
nella destra, a sommo al quale fece un occhio, et i razzi solari attorno
alla testa, e sopra la palla del mondo, circondata dalla serpe che si
tiene in bocca la coda, con alcuni monticelli d'oro per detta palla
generati da lui. Arebbevi voluto fare il Danese due altre statue, e
quella della Luna per l'argento e quella del Sole per l'oro, et un'altra
per lo rame, ma bastò a que' signori che vi fusse quella dell'oro, come
del più perfetto di tutti gl'altri metalli.
Ha cominciato il medesimo Danese un'altra opera in memoria del
principe Loredano, doge di Vinezia, nella quale si spera che di gran
lunga abbia a passare d'invenzione e capriccio tutte l'altre sue cose.
La quale opera deve essere posta nella chiesa di San Giovanni e Polo
di Vinezia. Ma perché costui vive e va tuttavia lavorando a benefizio
del mondo e dell'arte, non dirò altro di lui, né d'altri discepoli del
Sansovino. Non lascerò già di dire brevemente d'alcuni altri eccellenti
artefici scultori e pittori di quelle parti di Vinezia, con l'occasione dei
sopra detti, per porre fine a ragionare di loro in questa vita del
Sansovino.
Ha dunque avuto Vicenza in diversi tempi ancor ch'essa, scultori,
pittori et architetti, d'una parte de' quali si fece memoria nella vita di
Vittore Scarpaccia, e massimamente di quei che fiorirono al tempo
del Mantegna e che da lui impararono a disegnare, come furono
Bartolomeo Mantegna, Francesco Veruzio e Giovanni Speranza pittori.
Di mano de' quali sono molte pitture sparse per Vicenza. Ora nella
medesima città sono molte sculture di mano d'un Giovanni
intagliatore et architetto, che sono ragionevoli ancor che la sua
propria professione sia stata di fare ottimamente fogliami et animali,
come ancora fa, se bene è vecchio. Parimente Girolamo Pironi
vicentino ha fatto in molti luoghi della sua città opere lodevoli di
scultura e pittura. Ma fra tutti i vicentini merita di essere
sommamente lodato Andrea Palladio architetto, per essere uomo di
singolare ingegno e giudizio, come ne dimostrano molte opere fatte
nella sua patria et altrove, e particolarmente la fabrica del palazzo
della Comunità, che è molto lodata, con due portici di componimento