Page 1062 - Giorgio Vasari
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VITA DI FRANCESCO MAZZUOLI PITTORE PARMIGIANO
Fra molti che sono stati dotati in Lombardia della graziosa virtù del
disegno e d'una certa vivezza di spirito nell'invenzioni, e d'una
particolar maniera di far in pittura bellissimi paesi, non è da posporre
a nessuno, anzi da preporre a tutti gl'altri, Francesco Mazzuoli
parmigiano, il quale fu dal cielo largamente dotato di tutte quelle
parti che a un eccellente pittore sono richieste, poiché diede alle sue
figure, oltre quello che si è detto di molti altri, una certa venustà,
dolcezza e leggiadria nell'attitudini, che fu sua propria e particolare.
Nelle teste parimente si vede che egli ebbe tutte quelle avvertenze
che si dee, intanto che la sua maniera è stata da infiniti pittori
immitata et osservata, per aver'egli dato all'arte un lume di grazia
tanto piacevole, che saranno sempre le sue cose tenute in pregio, et
egli da tutti gli studiosi del disegno onorato. Et avesse voluto Dio
ch'egli avesse seguitato gli studii della pittura e non fusse andato
dietro ai ghiribizzi di congelare mercurio per farsi più ricco di quello
che l'aveva dotato la natura et il cielo, perciò che sarebbe stato sanza
pari e veramente unico nella pittura; dove cercando di quello che non
poté mai trovare, perdé il tempo, spregiò l'arte sua e fecesi danno
nella propria vita e nel nome.
Nacque Francesco in Parma l'anno 1504, e perché gli mancò il padre
essendo egli ancor fanciullo di poca età, restò a custodia di due suoi
zii, fratelli del padre e pittori ammendue, i quali l'allevarono con
grandissimo amore, insegnandogli tutti quei lodevoli costumi che ad
uomo cristiano e civile si convengono. Dopo, essendo alquanto
cresciuto, tosto che ebbe la penna in mano per imparare a scrivere,
cominciò, spinto dalla natura che l'avea fatto nascere al disegno, a
far cose in quello maravigliose; di che accortosi il maestro che
gl'insegnava a scrivere, persuase, vedendo dove col tempo poteva
arrivare lo spirito del fanciullo, ai zii di quello, che lo facessero
attendere al disegno et alla pittura. Laonde, ancor che essi fusssero
vecchi e pittori di non molta fama, essendo però di buon giudizio