Page 1056 - Giorgio Vasari
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questa maniera fu, in Borgo Ogni Santi, la facciata de' Gondi, che è
molto leggiadra e graziosa, Lungarno fra 'l ponte Santa Trinita e
quello della Carraia, di verso Santo Spirito, quella di Lanfredino
Lanfredini, ch'è ornatissima e con varietà di spartimenti. Da San
Michele di piazza Padella, lavorò pur di graffito la casa di Andrea e
Tomaso Sertini, varia e con maggior maniera che l'altre due. Fece di
chiaro scuro la facciata della chiesa de' frati de' Servi, dove fece fare
in dua nichie a Tomaso di Stefano pittore l'Angelo che annunzia la
Vergine, e nel cortile dove son le storie di San Filippo e della Nostra
Donna fatte da Andrea del Sarto. Fra le dua porte fecie un'arme
bellissima di papa Leone X, e per la venuta di quel pontefice in
Fiorenza, fece alla facciata di Santa Maria del Fiore molti begli
ornamenti di grottesche per Iacopo Sansovino, che gli piede per
donna una sua sorella; fece il baldachino dove andò sotto il Papa con
un cielo pien di grottesche bellissimo, e drapelloni a torno con arme
di quel Papa et altre imprese della chiesa, che fu poi donato alla
chiesa di San Lorenzo di Fiorenza, dove ancora oggi si vede, e così
molti stendardi e bandiere per, quella entrata, e nella onoranza di
molti cavalieri fatti da quel pontefice e da altri principi, che ne sono in
diverse chiese appiccate in quella città. Servì Andrea del continuo la
casa de' Medici nelle nozze del duca Giuliano et in quelle del duca
Lorenzo per gli aparati di quelle, empiendole di vari ornamenti di
grottesche, così nelle essequie di que' principi, dove fu adoperato
grandemente e dal Francia Bigio e da Andrea del Sarto, dal Puntormo
e Ridolfo Grillandaio, e ne' trionfi et altri aparati dal Granaccio, che
non si poteva far cosa di buono senza lui. Era Andrea il migliore uomo
che tocassi mai pennello e di natura timido, e non volse mai sopra di
sé far lavoro alcuno perché temeva a riscuotere i danari delle opere,
e si dilettava lavorar tutto il giorno, né voleva inpacci di nessuna
sorte; là dove si accompagnò con Mariotto di Francesco Mettidoro,
persona nel suo mestiero de' più valenti e pratichi che avessi mai
tutta l'arte, et accortissimo nel pigliare opere, e molto destro nel
riscuotere e far facende; il quale aveva anche messo Raffaello di
Biagio Mettidoro in compagnia loro, e tre lavoravano insieme col
partire in terzo tutto il guadagno dell'opere che facevano, che così
durò quella compagnia fino alla morte di ciascuno, che Mariotto a