Page 305 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Travani Susanna                                        Travi Franco


        É stata allieva all’Accademia di Venezia dei Maestri: Bruno
        Saetti, Antonio Ferro, Luigi Tito. Laureata in pedagogia.
        Ha seguito corsi di tecniche sperimentali di incisione con
        il maestro Licata.
        Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.
        Principali mostre personali e collettive: Padova, Venezia,
        Vicenza, Verona, Treviso, Milano, Rapallo, Roma, Firen-
        ze, Bologna, New York, Los Angeles, Londra.



        “Una pittura ricca di effetti luminescenti, in cui il colore,
        esploso  in  una  miriade  di  frammenti  e  di  vettori  di  luce,
        mantiene tuttavia una sua unità compositiva.
        La  Travani  sa  coniugare  l’immediatezza  di  una  naivetè
        strutturale con un magistrale controllo segnico che via-via si
        arricchisce di trasparenze, di velature, di profondità e fughe,
        di materici effetti iridescenti, di vibrazioni ora di parteci-
        pata gioiosità paesaggistica, ora di vertiginosa ansia di tuffo
        dei sensi nell’impressione cromatica che fa della tela campo
        di partecipazione emotiva.”
        Segato

        Indirizzo:  via S. Barbarigo, 74 - Padova

                                                                             olio su tavola        70 x 120



                                                               Franco Travi è nato a Casirate d’Adda (BG) il 1° maggio
                                                               1945. Attualmente vive ed opera a Bergamo in via Pignolo,
                                                               45. Già da giovanissimo rivela doti sorprendenti e all’età di
                                                               quindici anni frequenta lo studio dell’anziano pittore Gia-
                                                               como Bellotti a Treviglio. A diciannove anni entra all’Acca-
                                                               demia Carrara di Bergamo sotto la guida del maestro Trento
                                                               Longaretti. Risale  al 1974 la sua prima personale, mentre
                                                               contemporaneamente colleziona premi e riconoscimenti
                                                               anche all’estero. Nel 1984 esce a stampa una sua pubblica-
                                                               zione grafico-satirica dal titolo Andi-Andi, mentre collabo-
                                                               ra con la RAI 3 a un programma per il dipartimento scuola
                                                               educazione.
                                                               Come è facile immaginare la poliedricità è la sua prerogativa,
                                                               quella che ha dato la possibilità a Franco Travi di realizzare
                                                               opere seriamente impegnate nelle varie tecniche.
                                                               Ricordiamo ad esempio il mosaico, le vetrate, l’intarsio in
                                                               legno, monumenti ed affreschi ...



                                                               “Una pittura, dunque preziosamente viva  e non certo facile
                                                               pur nella sua naturale e conclusa aderenza al tema figura-
                                                               tivo, quello visibile e quello segreto. Colori e luci eccitati e
                                                               scanditi  sulle  forme  e  sui  caratteri  dei  volti  che,  diremmo
                                                               quasi  inspiegabilmente  (per  quel  suo  senso  dell’umorismo
                                                               di cui abbiamo accennato sopra), dimostrano una certa non
                                                               velata malinconia.
                                                               Segni e immagini che, al fine, si sublimano allegoricamente,
                                                               rivelando così la piena appartenenza all’artista, ai suoi sen-
                                                               timenti, alla sua intensa emozione creativa.
                                                               Non dobbiamo dimenticare, accanto ai paesaggi, ai nudi e
                                                               alle figure, anche le sculture dove il senso del classico risulta
           Cromatismo Veneziano - 2002       olio e acrilico 60 x 70  più evidente ...”
                                                               Antonio Oberti

       D’Arte                                                                                                  295
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