Page 308 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Tronchi Luciano                                        Tuis Luana


                                                               Luana Tuis è nata a Mäennedorf (CH) il 24 febbraio 1959.
        Luciano Tronchi nasce a Parma nel 1952.                È partecipe dal 1977 alla vita artistica, destando i favori della
        Cronista dell’universo, usando solo viti e bulloni, assurge a   critica. Le sue opere sono presenti in collezioni private ita-
        poeta del ferro e dell’acciaio, intuendo il “ dinamismo eter-  liane ed estere.
        no” del mondo cogliendone le reiterate immobili fasi.
        Originale compositore della materia, con un ingegno straor-  Indirizzo: via Mercatelli Maglio, 120  -  Colfosco (TV)
        dinario, inventa un nuovo linguaggio plastico, punto culmi-  Sito web:   www.luanatuis.it
        nante dell’evoluzione delle forme scultoree.
                                                               vedi pagina 308
        vedi pagina 304



























                                                               Tulumello Agostino
        Tucci Michele


        Nel figurativo oggi, l’opera di quest’artista, lascia un segno
        particolare, originale per impostazioni di linee e di tematica,
        di uno spettatore occasionale.
        Il procedere quotidiano in immagini umili e semplici, rivela
        come l’artista, valicando di poco le strettoie di un’estraneità
        professionale, con stupore e commossa arrendevolezza, tenta
        un diretto incontro con l’uomo, che sempre sosta dietro ad
        ogni lavoro.














                                                               Un epilogo non c’è nell’inarrestabilità delle progressioni segni-
                                                               che di Agostino Tulumello, così come il suo assunto “Il tempo
                                                               di sempre” preclude un “exit” alla parola fine.  Il tempo che si
                                                               riproduce su se stesso, che si cela e che si escute, che si fa mistero,
                                                               che si avverte, si sente e non si spiega, che tutta via è misura
                                                               della nostra quotidianità, continua a scandire i ritmi del co-
                                                               noscere. Nei labirinti della mente il pensiero coniuga i modi e i
                                                               ruoli dell’esistere e sintetizza per analogie il tempo, l’assenza,
                                                               la memoria e l’infinito e Tulumello continua a scrivere instan-
                                                               cabilmente il gesto di sempre che si fa segno, che si fa colore, che
                                                               si fa forma, che si fa materia, che si fa quindi emozione...
                  Il Quarararo      olio su tela  70 x 50
                                                               FrancoSpena

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