Page 302 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Tigelli Roberto Tocchio Luciana
Cresciuto a Trieste, frequenta l’Istituto Statale d’Arte del-
la propria città. Successivamente completa gli studi presso
l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Nel 1976 vive per un periodo a Parigi al quale fa seguito la
mostra personale allestita presso la Camera di Commercio
Italiana della capitale francese, con il patrocinio del Console
Generale d’Italia.
Tigelli ben presto indirizza la propria indagine esistenziale
su parametri universali che coinvolgono l’eterno binomio
uomo-natura. Nascono così, le serie di immagini ove l’arti-
sta ricerca, nel rigore e nella essenzialità espressiva del segno,
liberata d’ogni leziosità superflua e deviante, formule strut-
turali e compositive di matrice primigenia.
Dal 1998 è vicepresidente e docente di pittura presso la Li-
bera Accademia di Belle Arti “Scuola del Vedere”. Sue opere
si trovano in collezioni pubbliche e private.
Roberto Tigelli ha al suo attivo una ricca attività espositiva.
Fantasia - 2006 mista su tela 50 x 70
Luciana Tocchio è nata a Codigoro (FE).
Vive a Bologna, dal 1978 ad oggi ha allestito personali in
Italia e all’estero. Membro dell’Accademia G. Marconi di
Roma. Sue opere si trovano in Germania, Svizzera, USA,
Vaticano. Eclettica nella scelta dei soggetti dimostra di
avere interesse in tutti i settori.
Tocci Luciano
Sentieri - 2001 tecnica mista 30 x 30 La luce che nel quadro attrae le forme sembra voler cattu-
rare lo sguardo di chi guarda facendolo cadere in una sorta
di meditazione.
E’ la ricerca di un’ideale, della speranza nel futuro.
E’ l’animo dell’artista che si mostra, si apre a chi lo osserva,
in tutte le sue complessità.
Tito Indirizzo: Piazza Carlo Coletti, 4
03046 San Donato Val di Comino (FR)
Sito web: www.lucianotocci.it
Tito nasce a Colli a Volturno (IS) nel 1926, vive e lavora a E-mail: info@lucianotocci.it
Roma. Un segno, quello di Tito, che già ai tempi della fre-
quentazione dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (1953- vedi pagina 306
1957), dove ha come docenti Primo Conti e Giuseppe Vi-
viani, si rivela alquanto risoluto; si misura con la pittura, con
la stampa d’arte e con il disegno, perlopiù in bianco e nero,
spaziando dalla figura “dal vero” alla visione soggettiva.
Filiberto Menna definiva l’opera “La grande scultura” del
1986-1987 una delle più significative sculture italiane del
secondo Novecento.
Ha tenuto numerose mostre personali in Italia ed all’estero.
Sue opere figurano in musei Italiani e stranieri e in collezioni
pubbliche e private.
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