Page 2165 - Shakespeare - Vol. 4
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s’inumidiva per qualsiasi pena;
voleva crescer solo per se stesso;
tu pure, e dunque sappi: il seno mio,
per appassirvi, vale il sangue suo.
«È questo seno il letto di tuo padre,
cui, consanguineo, adesso hai tu diritto: 59
ecco, riposa dunque in questa cuna,
ti cullerà il mio cuore giorno e notte:
ogni minuto di ciascuna ora
dell’amor mio il bel fiore bacerò».
Così, stanca del mondo, fugge via,
e aggioga le colombe, col cui aiuto
sale nel carro verso un cielo vuoto;
esse fan rotta all’isola di Pafo,
ch’è dove la regina loro intende
recludersi, e non essere più vista.
FINIS