Page 1876 - Shakespeare - Vol. 4
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               La mia zittita Musa con dignità sta quieta,

               mentre apologie in tua lode, riccamente elaborate,
               rafforzano il loro dire con aurea penna
               e preziose frasi limate da ogni Musa.
               Se altri han belle parole, io nutro bei pensieri

               e come chierico ignorante sempre ripeto: “Amen”
               ad ogni alata rima che genio possente offre
               con stile raffinato di penna molto colta.
               Sentendoti lodare, io dico: “È così, è vero”

               e alla massima lode aggiungo qualcosa di più,
               ma solo nel pensiero dove il mio amor per te,
               benché tarde sian le parole, occupa il primo posto.
                               Sii dunque grato agli altri per quel dire alato,

                               a me per quei pensieri che taciti si esprimono.
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