Page 1873 - Shakespeare - Vol. 4
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È vero, non sei sposato alla mia musa,
e perciò non sei colpevole se apprezzi
le parole devote che gli scrittori offrono
al loro bel soggetto, per magnificarne il libro.
Superbo è il tuo sapere come la tua bellezza
nel decider che il tuo merito supera il mio elogio;
e quindi sei costretto a ricercare altrove
le espressioni più moderne di quest’epoca evoluta.
Fa’ pure, amore; ma quando altri avranno usato
ogni artificiosa enfasi che retorica può offrire,
tu, veramente bello, avrai trovato vera armonia
nelle semplici parole vere del tuo sincero amico.
Le loro dense tinte potrebbero esser meglio usate
per altre guance esangui: in te sono sprecate.