Page 1881 - Shakespeare - Vol. 4
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               Odiami pure quando vuoi; perché non ora:

               ora che il mondo è incline a sbarrarmi il passo,
               affianca l’ira del destino, piegami di schianto
               ma non cader su me quale ultimo flagello.
               No, se il mio cuore sarà scampato a questa pena,

               non venire al seguito di un dolor già vinto;
               non dare alla ventosa notte un mattin di pioggia
               per prolungare una disfatta ormai scontata.
               Se vuoi lasciarmi, non farlo all’ultimo momento,

               quando altri miseri dolori mi avranno martoriato,
               ma vieni subito all’assalto, così che pria assapori
               il più potente torto della mia mala sorte.
                               E ogni altra pena che oggi m’appar penosa,

                               paragonata alla tua perdita non sembrerà più tale.
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