Page 2284 - Shakespeare - Vol. 3
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AGRIPPA
Oh, Antonio, tu araba fenice!
ENOBARBO
Per lodare Cesare basta dire
«Cesare», non occorre altro.
AGRIPPA
Già,
li ha subissati entrambi di lodi
strabilianti.
ENOBARBO
Ma il suo beniamino
è Cesare; eppure ama Antonio.
Ah, non possono cuori lingue e cifre,
scribi poeti e bardi, pensare dire e numerare,
scrivere cantare e versificare 65
il suo amore per Antonio. Ma quanto a Cesare,
in ginocchio, in ginocchio, ad ammirare.
AGRIPPA
Li ama entrambi.
ENOBARBO
Essi sono le èlitre,
ed egli è il loro coleottero. 66 Ah,
(Squilli di tromba da dentro.)
il segnale di montare a cavallo.
Addio, nobile Agrippa.
AGRIPPA
Buona fortuna,
valoroso soldato, e addio.
Entrano Cesare, Antonio, Lepido e Ottavia.
ANTONIO