Page 2279 - Shakespeare - Vol. 3
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Vieni, tu, signore del vino,
Bacco paffuto, con l’occhiolino!
Nei tuoi tini le cure affoghiamo
Dei tuoi pampini ci incoroniamo.
Versa, fin che il mondo giri!
Versa, fin che il mondo giri!
CESARE
Che volete di più? Buona notte, Pompeo.
Caro fratello, prendiamo congedo:
i nostri gravi impegni aggrottano le ciglia
a questa leggerezza. Separiamoci,
gentili signori: come vedete,
abbiamo fatto avvampare le gote.
Il forte Enobarbo è più debole del vino,
e la mia lingua farfuglia quando parla.
Questa sfrenata ebbrezza ci ha quasi
resi tutti buffoni. Perché altre parole?
Buona notte. Antonio, dammi la mano.
POMPEO
Vi metterò alla prova sulla riva.
ANTONIO
D’accordo. Stringiamoci la mano.
POMPEO
Ah, Antonio,
tu hai la casa di mio padre. Ma...
non siamo amici? Caliamoci nella scialuppa.
ENOBARBO
Attenti a non cadere. Menas,
(Escono tutti tranne Enobarbo e Menas.)
io non scendo a terra.
MENAS