Page 2283 - Shakespeare - Vol. 3
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Scena II         EN


                                    (Roma. Anticamera nel palazzo di Cesare.)


                                Entra Agrippa da una porta, Enobarbo dall’altra.



              AGRIPPA
               Come, i fratelli si sono separati?



              ENOBARBO
               Si sono sbarazzati di Pompeo,

               che se n’è andato. Gli altri tre
               stan suggellando il trattato. Ottavia
               piange perché deve lasciar Roma;
               Cesare è triste e, come dice Menas,

               dopo il banchetto di Pompeo,
               Lepido è afflitto da languidi sospiri.          64



              AGRIPPA
               Quel nobile Lepido!



              ENOBARBO
                                                    Un uomo
               degnissimo: oh, come ama Cesare!



              AGRIPPA
               Ah, come adora Marcantonio!




              ENOBARBO
               Cesare: ecco un uomo come Giove!



              AGRIPPA
               E Antonio? È il dio di Giove.



              ENOBARBO
               Parlavate di Cesare? L’impareggiabile?
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