Page 2233 - Shakespeare - Vol. 3
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L’ultima cosa che fece, mia regina,
               fu di baciare, con l’ultimo
               di ripetuti baci, questa splendida perla.
               Quel che egli disse serbo nel cuore.



              CLEOPATRA
               Di lì deve svellerlo il mio orecchio.




              ALESSA
               «Buon amico», disse, «di’ che il fedele romano
               alla grande regina d’Egitto invia
               il tesoro di quest’ostrica; e ai suoi piedi,
               per sopperire alla pochezza del regalo,

               arricchirà di regni il suo gran trono.
               Tutto l’Oriente (dille) la chiamerà
               signora». Quindi accennò col capo
               e compunto montò il suo focoso             30  destriero,

               che nitrì così alto, da soffocare
               brutalmente quel che volevo dire.



              CLEOPATRA
               Era dunque allegro, o triste?



              ALESSA
               Come la stagione dell’anno fra
               i due estremi del caldo e del freddo,

               non era né triste né allegro.



              CLEOPATRA
                               O indole
               perfettamente equilibrata! Notalo,
               Carmiana, notalo, ecco il vero uomo.
               Non era triste, perché vuol risplendere

               su chi atteggia il proprio viso sul suo;
               né allegro, come per avvertirli
               che il suo pensiero resta in Egitto

               con la sua gioia − ma fra l’uno e l’altro.
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