Page 2232 - Shakespeare - Vol. 3
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MARDIANO
No, non per davvero: per davvero
io posso fare solo cose caste:
ma ho forti passioni, e penso a quel
che Venere faceva assieme a Marte.
CLEOPATRA
Oh, Carmiana! Dove credi sia ora?
Sta in piedi, o seduto? O cammina?
O è a cavallo? Felice quel cavallo
che ne sostiene il peso! Comportati bene,
cavallo: se sapessi chi ti porti in groppa,
il semi-Atlante del mondo, il braccio
e l’elmo degli uomini! Parla, ora,
e mormora: «Dov’è il mio serpente
del vecchio Nilo?» perché così mi chiama...
Adesso mi nutro del più dolce veleno.
Pensa a me, che ho la pelle scura
per i pizzicotti amorosi di Febo, 26
e sono solcata dalle rughe del tempo.
O Cesare dall’ampia fronte, quand’eri
qui su questa terra, ero un boccone da re;
e Pompeo 27 mi sbarrava gli occhi in viso,
lì ancorando lo sguardo e morendo
a forza di contemplare la sua vita. 28
Entra Alessa da Antonio.
ALESSA
Salute, regina d’Egitto!
CLEOPATRA
Come sei diversissimo da Antonio!
Pure, venendo da lui, il suo elisir 29
ti ha indorato con il suo colore.
Come va il mio gagliardo Antonio?
ALESSA