Page 2032 - Shakespeare - Vol. 3
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Ci vuol pazienza, signora.
MOGLIE
Lui non ne ha avuta. Fuggire
è stata una pazzia. A volte
non le azioni ma le nostre paure
ci fanno traditori.
ROSS
Non si sa
se è stata paura o saggezza.
MOGLIE
Saggezza! Lasciare sua moglie, lasciare i bambini,
il palazzo, gli averi, proprio lì
da dove scappa via? Non ci ama.
Gli manca il tocco della natura: il povero
scricciolo, il più minuto degli uccelli,
se ha i piccoli nel nido, affronta il gufo.
Tutta paura e niente amore, e poca
è la saggezza quando la fuga è fuga
così, da ogni ragione.
ROSS
Cugina carissima,
ti prego, calmati. Ma credimi, tuo marito
è nobile, saggio, avveduto, e sa benissimo
in che mondo viviamo. Non oso dirti troppo,
ma crudele è quel tempo in cui ci ritroviamo
traditori senza saperlo, e ci arrivano voci
da ciò che temiamo senza sapere cos’è,
ma galleggiamo su un mare furioso, violento,
sbattuti a destra, a manca. Ora ti lascio;
ma sarò di ritorno tra non molto.
Quando si tocca il fondo o si rimane giù
o si risale allo stato di prima. −
Mio grazioso cugino, Iddio ti benedica!