Page 2008 - Shakespeare - Vol. 3
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MACBETH
Tu restane innocente, pulcina mia,
finché applaudirai il fatto. Vieni, notte
che accechi, benda
l’occhio pietoso del giorno,
e con la tua invisibile mano feroce
fa’ a pezzi e annulla il grande patto 24
che mi fa pallido. La luce s’intenebra e il corvo 25
decolla verso il bosco dei suoi nidi.
Le buone cose del giorno cedono stanche alla quiete, 26
i neri agenti della notte s’alzano sulle prede.
Le mie parole ti sorprendono. Ma non temere.
Ciò che nel male nasce nel male cresce. 27
Su vieni con me ti prego.
Escono.
Scena III EN
Entrano tre sicari.
PRIMO SICARIO
Ma chi t’ha ordinato di unirti a noi?
TERZO SICARIO
Macbeth.
SECONDO SICARIO
Non c’è motivo di sospettarlo, ci ha detto
qual è il lavoro e cosa c’è da fare
giusto come doveva.
PRIMO SICARIO
Bene, resta;
a tramontana balugina ancora un filo di giorno.
Ora chi va in ritardo lavora di sprone
per trovare in tempo un albergo. S’avvicina
l’oggetto di questa veglia.