Page 2625 - Shakespeare - Vol. 2
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da quelle membra stesse.
ULISSE
Scusa un po’: ma proprio per questo
è bene che Achille non incontri Ettore.
Perché non facciamo come i bottegai?
Esponiamo prima la merce più scadente
e cerchiamo di venderla; se poi non ci riusciamo,
il pregio di quella ch’è migliore attrarrà di più
perché è mostrata dopo. Quindi
che per nessun motivo Ettore e Achille s’incontrino.
Sia in caso di vittoria che in quello di sconfitta
la sfida porterebbe a due grossi inconvenienti.
NESTORE
Quali? Fin lì la mia vista non arriva.
ULISSE
La gloria che Achille ricavasse da Ettore,
se non fosse superbo, sarebbe certo anche nostra:
ma è già così insolente che per noi
morire di sete sotto il sole africano sarebbe meglio
che sotto l’orgoglio e il disprezzo salato dei suoi occhi,
se la spuntasse con Ettore. E se fosse battuto
allora guai per la nostra reputazione, a pezzi
nello smacco del nostro uomo di punta. No,
tiriamo a sorte e con un trucco facciamo
che tocchi a quel fesso d’Aiace combattere con Ettore.
Diamogli tutti d’accordo il titolo di uomo migliore.
E vedremo il grande mirmidone sorbettarsi la purga,
lui che si crogiola di applausi per lui solo!
Vedrai che abbasserà la cresta
che inarca con più orgoglio di Iride azzurra.
Se poi l’ottuso e scervellato Aiace ne esce vivo
lo copriremo di applausi; se fa cilecca
avremo sempre la reputazione
di possedere uomini migliori.
Ma, che si picchi sodo o se ne buschi,