Page 2086 - Shakespeare - Vol. 2
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Vado a chiamarlo immediatamente.
Esce.
BRUTO
So che lo avremo amico.
CASSIO
Spero che sia così; e tuttavia il mio animo
lo teme molto, e i miei presentimenti
colgono sempre dolorosamente 91 nel segno.
Entra Antonio.
BRUTO
Ma ecco che arriva Antonio. Benvenuto, Marc’Antonio!
ANTONIO
O potente Cesare! Giaci così in basso?
Tutte le tue conquiste, glorie, trionfi, spoglie
si sono ridotti a così piccola misura? Addio. 92
Io non so, signori, che cosa intendiate,
chi altri debba subire un salasso, chi altri sia rigonfio. 93
Se io stesso, non c’è ora così adatta
come l’ora della morte di Cesare, né c’è strumento
che sia degno la metà di quelle vostre spade,
fatte ricche dal sangue più nobile di tutto questo mondo. 94
Io vi prego, se mi volete del male, che ora,
ora che le vostre mani imporporate fumano di sangue,
appaghiate il vostro desiderio. Vivessi mille anni,
non potrei trovarmi così pronto a morire.
Nessun posto mi piacerà così, nessun mezzo di morte,
come qui, accanto a Cesare, e da voi falciato,
gli spiriti più scelti ed eletti di questa epoca. 95
BRUTO
O Antonio, non implorare da noi la tua morte.
Anche se ora ti appariamo per forza sanguinari e crudeli,
come dalle nostre mani e dal nostro atto