Page 2081 - Shakespeare - Vol. 2
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per qualcosa che può far struggere gli stolti − intendo
               parole dolci, inchini fino a terra, e sbavate da cani
               struscianti. Tuo fratello è bandito per decreto.
               Se ti pieghi e preghi e sbavi per lui, io ti caccio via

               a calci dalla mia strada come un cane randagio.
               Sappilo, Cesare non fa torti, né senza un motivo
               si lascia persuadere.       84



              METELLO
               Non c’è qui una voce, più degna della mia,

               che suoni più dolce all’orecchio del grande Cesare,
               per far revocare il bando di mio fratello?



              BRUTO
               Ti bacio la mano, ma non per adularti, Cesare,
               e ti chiedo che Publio Cimbro possa avere
               libertà immediata, con revoca del bando.



              CESARE
               Cosa? Bruto!




              CASSIO
                               Perdono, Cesare! Cesare, perdono!
               Giù fino ai tuoi piedi s’inginocchia Cassio,
               per implorare libertà per Publio Cimbro.



              CESARE
               Potrei bene essere smosso, se fossi come voi; se potessi

               pregare per smuovere, le preghiere potrebbero smuovermi.
               Ma io sono fermo come la stella polare,
               della quale non c’è compagna nel firmamento
               per qualità costantemente fissa e duratura.
               I cieli sono dipinti di innumerevoli faville,

               che sono tutte quante fuoco, ed ognuna risplende;
               ma ce n’è soltanto una, fra tutte, che tiene il suo posto.
               E così è nel mondo: è ben fornito di uomini,

               e gli uomini sono carne e sangue, e dotati d’intelletto;
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