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del 1594 inserisce a questo punto altre battute dei ribelli, che vale la pena di menzionare, perché
la babele dei linguaggi mi sembra una caratteristica precipua dei riti carnevaleschi del Lord of
Misrule, interpretato da Cade, il sovvertitore di ogni ordine semantico: «CADE: “Bonum Terrum ,
Cribbio, cos’è?” DICK: “Parla francese” WILL: “No, è olandese” NICK: “No, è taliano [Outalian]:
io me ne intendo”».
159 IV, vii, 58 Nel De Bello Gallico, cap. XIV, Giulio Cesare loda gli abitanti del Kent come i più civili
della Britannia.
160 IV, vii, 85-86 letteralmente: ‘un beverone alla canapa e l’ausilio della scure’, vale a dire che la
cura a cui Lord Say verrà sottoposto prevede impiccagione e decapitazione.
161 IV, vii, 115-116 Cade reclama il medievale ius primae noctis e vi aggiunge un bisticcio verbale tra
maiden-head («verginità») e in capite, lat., con riferimento alla proprietà data in beneficio per
autorità della corona (in capite).
162 IV, vii, 118-119 Il Paese della Cuccagna promesso da Cade ai suoi seguaci comprende un’altra
istanza portata avanti da alcuni gruppi riformatori radicali del Medioevo: la libertà sessuale. A
questo punto, l’in-quarto del 1594 aggiunge alcuni versi, in cui Robin annuncia che il Ponte di
Londra è in fiamme, e uno sbirro (SARGIANT) chiede giustizia perché Dick gli ha violentato la
moglie. Cade prende le difese di Dick e gli consegna lo sbirro perché subisca una punizione
esemplare per le sue malefatte.
163 IV, vii, 120-121 M. Hattaway suggerisce almeno tre giochi di parole: i ribelli vogliono andare a
Cheapside a fare affari con gli usurai, ma anche a strappare interessi più bassi agli usurai stessi
brandendo le loro roncole (bills), o anche ad aver commercio carnale con le prostitute della zona.
164 IV, vii, 129 Le mazze o maces erano insegne del potere costituito.
165 IV, viii, 1 Fish Street è la principale strada d’accesso al Ponte di Londra da nord. La chiesa di
Saint Magnus si trovava in fondo a Fish Street, vicino al Ponte.
166 IV, viii, 23-24 Gioco di parole tra la locanda del Cervo Bianco (White Hart) e il cuore bianco (white
heart) di un vigliacco.
167 IV, viii, 45 «Forse una reminiscenza di “Fuora, villiacco!”, la parola d’ordine degli Spagnoli al sacco
di Anversa, nel 1574» (A.S. Cairncross). Con molta efficacia Clifford agita davanti agli occhi del
popolo la minaccia di un’invasione francese sul suolo della patria. Il paradosso è che i veri
«Francesi» che stanno occupando le strade di Londra sono i ribelli del Kent, e che il successivo
invito a loro rivolto - «In Francia, in Francia» - è semplicemente la richiesta di consegnare le
armi e di tornarsene a casa sconfitti.
168 IV, ix, 26 I kerns, «fanti irlandesi», sono già stati menzionati in III, i. I galloglasses sono
dipendenti dei signori feudali armati di scure. Dopo l’ipotetica aggressione francese e quella assai
più reale proveniente dalle campagne del Kent, il pericolo per la monarchia Lancaster arriva ora
dall’Irlanda.
169 IV, x, 8-12 sallet = salad, «verdura», ma anche ‘celata’, nel senso di elmetto che copre il volto.
Si cerca di rendere il bisticcio verbale con «lattuga»/«latta».
170 IV, x, 48 truncheon = ‘tronco’, ovvero «randello», cioè la gamba muscolosa di Iden.
171 IV, x, 73-74 Dopo aver promesso le delizie della Terra di Cuccagna, Cade muore affamato. Il
tempo della carestia è tornato, e anche il giardino di Iden, improbabile allegoria di un’Inghilterra
pastorale, è destinato a inaridirsi (vv. 61-62). Si ricorderà che nell’Enrico VI, parte prima,
Giovanna, sul punto di essere trascinata al rogo, aveva predetto lutti e sciagure sull’Inghilterra
(V, iv). Anche la sconfitta di Cade non porta alcun autentico vantaggio allo stato, ormai lacerato
dalla guerra civile.
172 V, i, didascalia Soppressa - forse perché già drammatizzata nella prima parte dell’Enrico VI -
quella porzione delle Cronache storiche che riferivano della guerra in Francia, Shakespeare
condensa una serie di eventi accaduti tra il 1452, quando York compie atto di sottomissione al
sovrano, mentre Somerset finisce nella Torre di Londra, e il 1455, allorché York, alleatosi con il