Page 2755 - Shakespeare - Vol. 1
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Di cosa nostro cugino intende accusare Mowbray?
Sarà qualcosa di grave, per lasciare in noi
sia pure un’ombra di sospetto sulla sua persona.
BOLINGBROKE
Qualunque cosa io vi dica, ne risponderò con la vita:
ottomila monete d’oro ha ricevuto Mowbray 3
a titolo di anticipo per i soldati di Vostra Altezza,
e queste egli ha distratto a fini tra i più disdicevoli,
da falso traditore e da criminale incallito.
Io dico inoltre, e intendo provarlo sul campo
o qui o altrove, sino alle plaghe più remote
che mai occhio d’inglese sia giunto a esplorare,
che tutti i tradimenti di questi diciotto anni, 4
orditi e tramati in questo nostro paese,
fan capo al mendace Mowbray, da lui messi in atto e ideati.
Sostengo inoltre, e ve lo saprò dimostrare
sulla sua vita indegna, per provar vero tutto ciò,
che è stato lui a tramare la morte del Duca di Gloucester,
a mobilitarne i troppo creduli avversari,
e in seguito, da vile traditore,
ad annegarne l’anima innocente in gran fiotti di sangue. 5
Il quale sangue, come quello di Abele sacrificante, reclama a gran voce
sin dai più muti anfratti di questa terra,
che io gli renda giustizia, con un severo castigo.
E, sulla mia prosapia, sulla sua gloria e dignità,
questo mio braccio lo farà, o la mia vita si estinguerà.
RICCARDO
A quali vertici attinge la sua determinazione!
Tommaso di Norfolk, cos’hai da rispondere tu?
MOWBRAY
Oh, che il mio sovrano si volti dall’altra parte
e faccia sorde le sue orecchie, sia pure per un momento,
finché non avrò detto al figlio degenere di tanta stirpe
quanto un sì lurido mentitore è odiato da Dio e dagli onesti.
RICCARDO
Mowbray, i nostri occhi ed orecchi sono imparziali.

