Page 1869 - Shakespeare - Vol. 1
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il comandante è là. Noi inseguiremo il fuggiasco.
Il bosco è circondato: non ha via di scampo.
PRIMO FUORILEGGE
Suvvia, devo portarvi alla grotta del comandante.
Non abbiate timore: è un vero gentiluomo,
e ad una donna lui non farà mai torto.
SILVIA
O Valentino, è per te ch’io sopporto!
Escono.
Scena IV EN
Entra Valentino.
VALENT INO
Come l’uso nell’uomo tende a farsi costume!
Questo deserto ombroso, i boschi disabitati
li preferisco a fiorenti città popolose.
Qui posso sedere da solo, non visto da alcuno,
e alle dolenti melodie dell’usignolo
intonare le mie pene e affidar le mie ansie.
O tu che alberghi nel mio petto
non lasciar così a lungo inabitata la tua casa,
se non vuoi che, ridotto a rudere, l’edificio non crolli
senza lasciare ricordo alcuno di quel ch’è stato.
Puntellami, Silvia, con la tua presenza!
Ninfa gentile, conforta il derelitto tuo pastore!
[Rumori da dentro]
E adesso, cos’è questo vociare? Questo tumulto?
Sì, sono i miei compagni, per cui l’arbitrio è legge,
che dan la caccia a qualche disgraziato viandante.
Mi son devoti, eppure devo faticare un bel po’
per trattenerli da selvaggi eccessi.
Nasconditi, Valentino! Chi hanno portato qui?
[Si nasconde]
[Entrano Proteo, Silvia e Giulia]